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Channel: Milano – Diegozilla!
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Tutta colpa di Boy George.

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Oggi sono diventato il nemico stradale di uno su un’Audi.
Ci vuole poco per diventare il nemico stradale di qualcuno nel traffico milanotto. È sufficiente non partire appena scatta il verde, non accostare quando ti arriva alle spalle un SUV a 70Kmh su una strada dove il limite è 50, cose così…
Io sono diventato il nemico stradale di quello sull’Audi perché non l’ho agevolato quando voleva superarmi da destra, in quarta fila, mentre affiancato ad altri due roteavo attorno al centro di piazza Piemonte.
Tutto qui.
Sono diventato il suo nemico numero uno per almeno tre semafori.
Mi faceva brutto, veniva sotto sotto, cercava di superarmi sia a destra che a sinistra.
Poi su un vialone mi ha affiancato. Ha abbassato il finestrino del passeggero e mi ha urlato:
– Frocio di merda!
E a me è partito il neurone.
Quando mi parte il neurone, nel mio cervello scattano una serie di ragionamenti a velocità curvatura 7. Sono impossibili da riportare verbalmente, infatti quando mi capita mentre sto parlando o sto per dire qualcosa, starnazzo tipo anatra senza dire nulla. Scrivendo invece, questo problema esiste in modo relativo. Qui posso prendermi tutto il tempo che mi serve per decomprimere il flusso di pensieri, e riesco a riportarlo in modo abbastanza vicino al vero.
Ma mi ha detto davvero “frocio di merda”? Ma voleva insultarmi? No aspetta, non mi ha detto: “omosessuale”, mi ha detto: “frocio”. E poi c’era il: “di merda” come rafforzativo.
Per cui era sicuramente offensivo. Se fossi gay mi offenderei. Si è preso un bel rischio.
Ho degli amici gay che se li offendi ti attaccano a un muro e ti riempiono di mazzate. Oppure devo offendermi lo stesso perché non lo sono? Dare del “frocio” a un etero è più offensivo di: “tua madre quella gran troia”? Voleva farmi arrabbiare? Forse Audi Man pensa che sono gay e per offendermi di brutto mi ha appellato così. Ma in base a cosa ha decretato la mia omosessualità? Per come guido? Per la montatura degli occhiali?
Oppure ha capito che sono etero e, nella sua ottica da idiota, per offendermi ancora di più mi ha detto così. Ma dove siamo, alle medie? Tralasciando la componente offensiva del termine “frocio”, se mi dai del gay mica mi offendo, ed è tutta colpa di Boy George.
Nel 1983 avevo 12 anni e anche se di nome faceva Boy, e di cognome faceva George, ero sinceramente convinto che Boy George fosse una ragazza. Con poche tette, ma comunque una ragazza. E mi piaceva un casino.
Quando mi hanno spiegato che Boy George era un maschio, ho fatto spallucce e mi sono detto: pazienza, mi piace lo stesso.
Ecco. È colpa mia se non mi offendo se mi dici che sono gay, e per Audi Man dare del gay a qualcuno deve essere proprio un’offesa gravissima.
Minchia come stiamo messi. Tristezza, desolazione e uggia.
Mi fermo al semaforo rosso.
L’idiota sull’Audi è lì di fianco a me. Sorrido. Ho il finestrino abbassato, lo guardo e gli dico:
– Do you really want to hurt me?
Quello grugnisce e riparte, perché non capisce l’inglese, la citazione e tutto il mio percorso mentale fino alla hit del 1983. O forse andava di fretta perché era in ritardo all’appuntamento con i suoi amici Sentinelle in piedi.

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